Le immagini riprese dal satellite Sentinel mostrano i roghi scoppiati nel Circolo polare artico e la foresta boreale, in Groenlandia, Siberia, Alaska e Canada, con ampi pennacchi di fumo che
si sollevano dalla tundra, in vaste aree di terra disabitata e selvaggia. In Alaska gli incendi hanno già bruciato quasi 650mila ettari di foreste con gravi conseguenze per gli habitat e il
clima. I pompieri questa volta non riescono a domare gli incendi!
Una catastrofe climatica
Oltre a danneggiare gravemente gli ecosistemi artici e la fauna e la flora che li popolano, gli incendi stanno provocando l’emissione di molta CO2, esacerbando ulteriormente la crisi
climatica globale. I roghi scoppiati tra il primo giugno e il 21 luglio, secondo quanto riferito da Mark Parrington, scienziato del Copernicus atmosphere monitoring service (Cams), hanno
causato il rilascio di circa cento milioni di tonnellate di CO2.
“Penso che sia giusto dire che gli incendi che hanno colpito il Circolo polare artico a luglio hanno raggiunto livelli senza precedenti”, ha twittato Parrington. “Dall’inizio di giugno il
Cams ha monitorato oltre cento incendi intensi e di lunga durata nel Circolo polare artico – si legge in un comunicato dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm). – La parte
settentrionale del mondo si sta riscaldando più velocemente del resto pianeta e questo calore sta seccando le foreste rendendole più vulnerabili agli incendi”.
Pericolo avvelenamento
Nonostante le fiamme siano divampate nelle selvagge e disabitate distese artiche, anche le persone sono minacciate dai loro effetti. “Gli incendi boschivi emettono diversi tipi di sostanze
inquinanti – ha messo in guardia il Cams – molte delle quali possono influire sulla nostra salute. Il vento può trasportare l’inquinamento a migliaia di chilometri di distanza dalla sua
fonte, influenzando la qualità dell’aria in tutto il mondo”.
Lo scioglimento dell’Artico avrà impatti devastanti:
1. Perdita della banchisa dell'Artico: l'assenza di ghiaccio implica la riduzione della mobilità per chi vive nell'Artico e la riduzione di cibo per gli animali.
2. Collasso della Groenlandia: lo scioglimento dei ghiacciai implica un incremento del livello del mare di 7,4 metri.
3. Circolazione termoalina: le modifiche al movimento globale delle masse d'acqua degli oceani influenzano il clima mondiale cambiandolo pericolosamente.
4. Ipossia: l'assenza di sufficiente ossigeno porta alla morte dei pesci e alla distruzione degli ecosistemi con la conseguente estinzione di varie specie animali.
5.Transizione delle foreste di Kelp: la distruzione di questi ecosistemi si traduce nella perdita dell'habitat per alcune specie di pesci.
6. Eutrofizzazione della costa: il cambio dell'ecosistema porta ad un incremento delle alghe che rendono difficile la vita ai pesci, ai mammiferi marini e alle persone.
7.Transizione delle torbiere: le modifiche a questi ambienti hanno conseguenze sull'agricoltura e l'incremento di quantità di gas serra.
8. Lago termocarsico diventa ecosistema terrestre: questo cambiamento porta ad un incremento della CO2 e del metano nell'aria che peggiora i cambiamenti climatici.
9. Posizione dei canali dei fiumi: uno spostamento dei canali di accesso ai fiumi porta ad una modifica drastica delle abitudini delle comunità locali.
10. Le saline diventano piane tidali: il passaggio da un ecosistema all'altro distruggerà l'habitat di alcune specie marine.
11. Mobilità dell'Artico: le modifiche agli spostamenti implicano la perdita di cibo e di tradizioni locali.
12. La tundra diventa foresta boreale: il cambio di vegetazione modica l'habitat di mammiferi e uccelli.
13. La tundra diventa steppa: il cambio di vegetazione riduce il numero di laghi e accelera la formazione del permafrost.
14. Le conifere diventano foreste decidue: il cambio di ecosistema modifica le abitudini della popolazione locale.
Siamo seriamente a rischio
Se un tempo la devastazione della Terra ci sembrava un problema ‘solo’ per piante e animali, oggi, sempre di più, ci stiamo rendendo conto che lo sfruttamento eccessivo delle risorse sta
mettendo a dura prova la nostra sopravvivenza. Forse, ora che la questione ci riguarda, inizieremo a preoccuparcene seriamente.
Fai la tua parte da subito!
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